Aprire una startup: step by step sfruttando le risorse del web

In una società come quella moderna, l’originalità viene premiata più che in altri tempi: lo spazio alla creatività e alla fantasia di ciascuno non mancano Se a questo elemento aggiungiamo il fatto che il mercato del lavoro ha raggiunto livelli di saturazione tali da scoraggiare in alcuni casi la ricerca in determinati settori, ne consegue che la possibilità di aprire una startup potrebbe diventare, per alcuni giovani intraprendenti, una possibilità concreta.

Inoltre il governo ha deciso di puntare sulle cosiddette “imprese innovative” rinnovando le agevolazione sia per le nuove che per quelle già esistenti con fatturati che non superano i 5 milioni di euro all’anno. Ma cosa bisogna fare per metter su la propria startup nel migliore dei modi?

Innanzitutto occorre avere delle idee chiare e cercare uno spunto intelligente in un settore ancora scoperto. Per questo motivo è importante essere sempre aggiornati su qualsiasi novità, mantenere costantemente contatti tramite i social network e carpire il maggior numero di informazioni utili.

Una volta delineato un progetto bisogna ricercare nel modo più accurato possibile i bandi per poter far parte di un programma per imprese innovative – come InnovactionLab o StartUpInitiative, per poi successivamente dare una forma legale alla propria società.

 

A questo punto arriva il tasto dolente: la liquidità. E’ indispensabile stabilire un capitale societario, in quanto il 25% di questo va versato nel caso si abbia un socio, mentre si verserà la totalità se si è da soli. Inoltre le spese notarili dovranno essere sostenute quasi subito, e corrispondono all’incirca a 1,500 € comprese quelle per la vidimazione dei libri.

Ad ogni modo non bisogna rassegnarsi se non si ha a disposizione il denaro necessario, perché grazie a portali specializzati è possibile ricevere un prestito anche essendo disoccupati e senza stipendio. La possibilità di accedere a finanziamenti senza garanzie è un’occasione imperdibile per ha deciso di dare forma alle proprie idee creando la sua impresa.

Una volta che si è riusciti a disporre del denaro sufficiente bisogna pianificare la gestione finanziaria affidando la contabilità ad un commercialista, che non costerà mai meno di 10,000€ all’anno.

Successivamente occorre avere un business plan, ovvero un piano d’affari in modo da poter trovare quanto prima uno”sponsor” che metta a disposizione le proprie risorse economiche investendo nella bontà del progetto. Tanti ragazzi si sono rivolti a forme di raccolta online come il Crowdfunding, che potrebbe rivelarsi un’ottima risorsa ma nella maggior parte non sufficiente a coprire i costi.

Infine bisognerà assumere del personale, offrendo anche la possibilità di partecipare al capitale della società ed condividere con loro una piccola percentuale di rischio. Il fallimento di una startup non è un caso eccezionale, e bisogna sempre metterlo in conto, ma il vero colpo di coda consiste nel vendere il proprio prodotto nel momento migliore ed uscire dalla società. Buona fortuna!

Susanna Matteini

About Susanna Matteini

è una writer freelance e collabora con diversi siti. Ha una laurea in tasca, quella specialistica in Comunicazione d'impresa e la sua tesi - discussa all'Università degli Studi di Roma ”La Sapienza”- è stata “micromaketing e programmi fedeltà

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