Tutti noi rimaniamo letteralmente a bocca aperta quando ci rechiamo al cinema e assistiamo a scene di film mozzafiato, dove i protagonisti si lanciano apparentemente nel vuoto o agiscono sullo sfondo di paesaggi futuristici, infernali oppure semplicemente belli da togliere il fiato. Non si tratta di magia, o meglio, non è la stessa magia che utilizzano stregoni e fattucchiere: il green screen, infatti, è un trucco molto più che reale, e consente di rendere possibile qualsiasi desiderio di un regista che sia stato abile nel rivolgersi al giusto professionista del montaggio video. Vediamo insieme in cosa consiste il green screen e come funziona.
Cos’è il green screen
Il green screen è, come dice il termine stesso, uno schermo verde. Tale schermo, che può essere realizzato nei modi più diversi, si colloca alle spalle o addirittura tutto intorno al personaggio o attore che recita la scena e consente, in fase di post-produzione, di tagliare i suoi contorni alla perfezione e di posizionarlo su qualsiasi altro sfondo, che si tratti di una scena girata in computer grafica o di una situazione reale. Il green screen può essere qualsiasi cosa: negli studi cinematografici si usano ambienti realizzati totalmente in verde, ma qualsiasi amatore del montaggio video che si rispetti sa che è possibile realizzare eccellenti green screen semplicemente utilizzando teli, lenzuola tese o, addirittura, i classici fogli di cartone verde che si acquistano in cartoleria ad 1 euro l’uno. Se siete appassionati di montaggio video e non avete un budget, il nostro consiglio è di acquistare 10 cartoni verdi (preferibile il verde acceso, non quello più scuro), e di formare un pannello unendoli con lo scotch, che dev’essere necessariamente incollato dietro per non riflettere la luce.
Come funziona il green screen
Il green screen si basa su un concetto semplicissimo: eliminare il verde lasciando solo la figura umana che compie le sue scene. Il colore di sfondo può essere letteralmente cancellato utilizzando software di montaggio video come Adobe After Effects o altri decisamente più costosi e professionali: attraverso una serie di valori numerici, infatti, il programma riesce prima a cancellare il verde, e poi a delineare meglio i contorni della figura umana. Nel cinema moderno il green screen è una tecnica utilizzata spessissimo, soprattutto nei film che richiedono una mole di effetti speciali come Il Grande Gatsby, oppure Spider Man, The Avengers o I Fantastici 4: e a proposito della pellicola della Marvel, avete presente la scena in cui gli eroi si lanciano dalla crepa sul Ponte di Brooklyn? Bene: nella versione originale, sotto alla ricostruzione del ponte, al posto dell’oceano c’è una struttura composta da teli e da una comoda base di gommapiuma verde. Notevole vero?